martedì 17 aprile 2012

Strudel alle mele

Lo strudel è un dolce tipico del Tirolo, che nella sua versione classica vede nelle mele del Trentino il proprio ingrediente principale. Poi ci sono innumerevoli varianti, ma io ho cercato di aderire alla versione base, adattandola ai gusti di famiglia (mio marito non ama l’uvetta, che invece è prevista nel ripieno nella ricetta base).

Ingredienti:
  • un rotolo di pasta sfoglia (meglio se rettangolare);
  • due mele piccole (scegliete un tipo croccante, come le Granny Smith o le Fuji);
  • due cucchiai di zucchero;
  • due manciate di pinoli;
  • cannella q.b.;
  • una manciata di pangrattato;
  • un uovo;
  • zucchero a velo per decorare.

Pulire le mele e tagliarle a spicchi e poi a cubetti.

Metterle in una ciotola capiente ed aggiungere i pinoli, lo zucchero e la cannella, mescolando.
Stendere la pasta sfoglia (mantenendo la carta da forno che trovate nella confezione), versare sopra il composto, aggiungere il pangrattato (che assorbirà l’acqua che le mele rilasceranno in cottura) e chiudere lo strudel.

Per facilitare la chiusura, ripiegare i lembi del lato lungo dello strudel e congiungerli, sigillandoli con una leggera pressione delle dita; poi richiudere su se stessi i lati corti dello strudel, sempre sigillandoli; infine, girare lo strudel sul lato superiore, facendolo rotolare delicatamente sulla carta da forno.

Spennellare lo strudel con l’uovo sbattuto e praticare dei tagli in diagonale, per facilitare l’evaporazione del ripieno.

Cuocere in forno caldo ventilato a 180 gradi per 20-30 minuti (finchè la superficie non sarà ben dorata).

Dopo aver fatto raffreddare lo strudel, potrete, se vorrete, cospargelo di zucchero a velo.

Ecco il risultato finale:

martedì 3 aprile 2012

Ristorante Positano Da Gaspare a Milano: pesce a volontà di buona qualità



A Milano, se si sceglie di cenare o pranzare a base di pesce, le soluzioni oscillano tra posti che propongono pietanze cosiddette di mare, a prezzi accessibili, ma utilizzando materia prima congelata o di scarsa qualità e posti che offrono ottimi piatti, ma che, al momento del conto, ci fanno rimpiangere di non essere rimasti a casa. La virtù, ovviamente, sta nel mezzo.

Diciamo anche che, se si pretende uno standard qualitativo apprezzabile, bisogna inevitabilmente salire di prezzo, senza ovviamente spendere cifre folli.

Ecco che, se siete a Milano per lavoro o per diletto, viene in vostro aiuto il ristorante Positano Da Gaspare: il primo punto a favore è che questo locale esprime davvero la tradizione della ristorazione milanese. Per molti anni, infatti, è stato posizionato in via Losanna, lato dei numeri pari, all'angolo con via Piero della Francesca, in zona Sempione; poi, un paio di anni fa, ha lasciato la sua location tradizionale per spostarsi momentaneamente in via Ravizza e di recente è ritornato sul luogo del delitto, sempre in via Losanna all'incrocio con via Piero della Francesca, ma dal lato dei numeri dispari (il civico è il numero 11).

Rispetto al locale originario, questo è più piccolo (motivo per cui conviene sempre prenotare e se il locale è molto pieno si avverte una certa confusione): tuttavia, è rimasta la stessa offerta di sempre, che spazia da prelibatezze a base di pesce alle più tradizionali (ed economicamente più abbordabili) pizze napoletane.

Da segnalare l'opportunità (non sempre garantita nei ristoranti milanesi, ma tipica di quelli del sud) di scegliere come antipasto il misto di mare, che, sebbene costi intorno ai 17 euro a persona, contempla almeno 7 portate diverse e a scelta anche un assaggio di pesce crudo. Ottimi e abbondanti anche i primi (a partire dai 10 euro), che sono un perfetto mix tra cucina mediterranea e rivisitazioni in chiave moderna (da segnalare il risotto ai frutti di mare e gli spaghetti con gli scampi e i pomodorini), mentre non abbiamo ancora assaggiato i secondi, che comunque sembrano promettere bene.

Unica pecca, se vogliamo essere puntigliosi, sono i dolci: a parte, infatti, la pastiera napoletana, gli altri sono i comuni dessert confezionati che oramai troviamo anche nei bar.

Quanto all'approccio con i clienti, abbiamo riscontrato un'accoglienza gioviale e calorosa, ma mai invadente, che sicuramente ci ha determinati a ritornare nel locale più volte.

Volendo quantificare la spesa, noi abbiamo speso per un ricco antipasto misto di mare, due primi di mare e un dolce diviso in due circa 70 euro: non abbiamo conteggiato il vino, perchè si sa che la scelta è molto soggettiva e condiziona inevitabilmente e spesso pesantemente il conto: se anche non è un importo economico, è sicuramente giustificato dalla buona qualità del cibo.

Ecco i dettagli del locale:
Ristorante Positano Da Gaspare
via Losanna 11
Milano
Tel. 023319946
Sito web: http://www.positanodagaspare.com/