Rileggendo i miei precedenti post dedicati all'argomento (quelli sui consigli e quello sugli outlet), ho notato che, nella mia entusiastica narrazione dello shopping newyorkese, ho dimenticato di dare qualche suggerimento su alcuni marchi, magari da noi poco conosciuti o del tutto ignoti, che invece vi consiglio di acquistare.
E' il caso di sfruttare, infatti, la fortunata circostanza che questi marchi siano poco conosciuti nel nostro Vecchio Continente, perchè si tratta di prodotti caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo, che possono dare ancora più carattere al nostro shopping "made in USA", perchè avremo la soddisfazione di tornare in Italia con qualcosa di diverso dalle banali Nike o dai gettonatissimi Levi's.
Partiamo quindi alla scoperta del vero shopping metropolitano newyorkese.
Aèropostale è la prima catena di abbigliamento non nota che incontrerete, ne sono certa: store molto spaziosi si possono trovare sia in Time Square che sulla 34ma, vicino all'Empire, anche se i punti vendita sono disseminati un po' ovunque. Si tratta, in estrema sintesi, di una Abercrombie infinitamente più economica (se date un'occhiata ai famosi stand con scritto "Clearance", troverete t-shirt a 8 dollari e felpe a 16 dollari) e il vantaggio è che prevede un reparto maschile e uno femminile (ed anche uno per bambini), così che il vostro accompagnatore non resterà inoperoso ad asperttarvi, ma potrà darsi da fare anche lui.
Express è un'altra catena di abbigliamento ed accessori, sempre unisex, ma a differenza di Aèropostale molto di tendenza: immaginate Zara in una dimensione meno piatta e più sciccosa ed avrete l'idea. Qui i prezzi non sono stracciati come da Aèropostale, però con 20 dollari potete portarvi a casa una t-shirt da grand soiree, che farà impallidire le grandi firme (e se capitate in negozio in periodo di saldi troverete l'offerta del compri 1+1, in cui il primo prodotto si paga a prezzo pieno ed il secondo al 50% del prezzo di cartellino).
U.S. Polo Assn. è uno di quegli acquisti non fatti di cui ci siamo pentiti al nostro ritorno in Italia: le polo e le t-shirt di questa marca, infatti, costavano pochissimo, ma noi le abbiamo ignorate, pensando fossero una grossolana imitazione della Ralph Lauren...e invece quando eravamo già ritornati alla base abbiamo scoperto che era un marchio di tutto rispetto....quindi la prossima volta non ce lo faremo sfuggire!
Per l'alta moda, non disdegnate abiti e tailleur (ma anche scarpe e borse) di Michael Kors:
è uno stilista americano molto noto e pregiato, che a prezzo pieno è
tutto fuorchè economico, ma negli outlet si possono trovare allettanti
occasioni.
Venendo al settore beauty, occhio al marchio TIGI: in Italia lo trovate solo dai parrucchieri (e costa un patrimonio), mentre oltreoceano è facilmente reperibile in outlet e supermercati molto forniti...quindi tenete gli occhi aperti e se trovate un barattolo di shampoo da 750 ml a 15-18 dollari, state pur certe di aver fatto l'affare della vostra giornata!!!!
Sempre nel settore beauty, puntate la vostra attenzione sui prodotti Australian Gold: leader nel settore dei prodotti abbronzanti e doposole, in Italia, il marchio si trova (peraltro con qualche difficoltà) nei centri estetici e solo l'anno scorso si è guadagnato un espositore tutto suo in Rinascente qui a Milano. Negli Stati Uniti, è "uno dei tanti" marchi del settore e potrete trovare dei prezzi infinitamente più contenuti (e confezioni maxi ancora più convenienti).
Che dire? Adesso non avete scuse per non fare affari quando varcherete la soglia del JFK o di Newark!!!
lunedì 23 gennaio 2012
venerdì 20 gennaio 2012
La Torre a Trastevere: il gusto della cucina romana ad un prezzo più che accessibile
Siete stati a pranzo a Trastevere e vi hanno spennato? Nulla di sorprendente: purtroppo, anche quella che un tempo era la zona popolana della Roma capoccia degli stornellatori e dei venditori ambulanti è oramai migrata verso una una connotazione turistica, nel senso più negativo del termine, ovviamente.
Noi (io e mio marito) siamo stati a Trastevere di recente ed abbiamo potuto sperimentare che -eliminando i posti squisitamente turistici (quelli con il menu bilingue esposto, per intenderci, dove il piatto forte è sempre la lasagna...nota specialità EMILIANA!)- in quelle che si possono considerare dall'aspetto esteriore delle trattorie tipiche c'è una variazione di prezzi spaventosa: un esempio è la coda alla vaccinara, il cui costo a Trastevere oscilla dai 7,50 ai 18 (avete letto bene: DICIOTTO) euro.
Questo aspetto, unito al fatto che la cucina romana è per antonomasia una cucina povera (basti pensare alle puntarelle, all'amatriciana e alla carbonara, tutti piatti squisiti, ma dagli ingredienti semplici ed economici), ci ha fortemente impressionato, tanto da imporci di seguire il nostro istinto e di girare per trovare un posto veramente autentico e dai prezzi non esorbitanti.
Piccola precisazione: a Trastevere c'è anche un famoso mercato del pesce, quindi è facile che i ristoranti propongano anche pesce...quindi non temete "sòle", ma tenete sempre gli occhi aperti sui prezzi.
Ma bando alle divagazioni e veniamo al posto che abbiamo scelto per il nostro pranzo romano: dopo un po' di giri (ma passeggiare a Trastevere è sempre un bel modo di trascorrere il tempo e soprattutto di bruciare calorie, proprio in vista delle abbuffate romanesche), il nostro occhio è caduto sul ristorante "La Torre", situato in via Natale del Grande, proprio a due passi da Viale Trastevere.
L'esterno è proprio indicativo della tipica osteria romana (anche se, per completezza di informazione "La Torre" è anche -dicono- un'ottima pizzeria): pochi fronzoli, tavolini all'aperto per gli irriducibili dell'en plein air e soprattutto un grande menu affisso tipo cartellone all'ingresso del ristorante. Già questo ci è piaciuto, sembrandoci un sintomo di grande onestà: della serie, questo abbiamo e questi sono i prezzi, se volete accomodarvi siete i benvenuti.
E proprio il menu, che recava tutti i piatti tipici della cucina romana ad un prezzo abbastanza accessibile, ci ha indotti a decidere di consumare il nostro pasto proprio lì, a due passi da Piazza San Cosimato (ma rigorosamente all'interno, visto il clima!).
L'interno ha una sala molto ampia (che però a pranzo viene sfruttata solo in parte, evidentemente per preservarla per la sera, quando la zona di Trastevere è decisamente più animata) ed una zona soppalcata: noi abbiamo pranzato lì, un po' strettini, ma accolti da un ambiente molto caloroso, senza alcuna esasperazione a scopo turistico della romanità (un cameriere era romanissimo, ma non piacione, mentre l'altra persona che ci ha serviti al tavolo era straniero).
Abbiamo ordinato 4 supplì di riso (1 euro l'uno), 4 fiori di zucca fritti (1,50 euro l'uno), una pasta alla carbonara (5 euro) e una coda alla vaccinara (7,50 euro), una bottiglia d'acqua (1,50), due caffè (1 euro l'uno): per un costo complessivo, coperto incluso, di 29 euro. Davvero onesto, non c'è che dire: se poi si aggiunge che tutto era ottimo e veramente casereccio (se proprio vogliamo essere precisini, giusto il sugo della coda era un po' salato), non possiamo che consigliarvi questo posto, in cui contiamo certamente di ritornare nel corso del nostro prossimo soggiorno romano.
Per chi ne avesse bisogno, ecco i dettagli: Ristorante-Pizzeria La Torre, via Natale del Grande, n. 10/11, tel. 065812048. Il locale è chiuso il lunedì e, naturalmente, non ha un sito internet (altrimenti che posto casereccio sarebbe?). Consigliamo la prenotazione di sera, mentre a pranzo non sembra ce ne sia bisogno.
Noi (io e mio marito) siamo stati a Trastevere di recente ed abbiamo potuto sperimentare che -eliminando i posti squisitamente turistici (quelli con il menu bilingue esposto, per intenderci, dove il piatto forte è sempre la lasagna...nota specialità EMILIANA!)- in quelle che si possono considerare dall'aspetto esteriore delle trattorie tipiche c'è una variazione di prezzi spaventosa: un esempio è la coda alla vaccinara, il cui costo a Trastevere oscilla dai 7,50 ai 18 (avete letto bene: DICIOTTO) euro.
Questo aspetto, unito al fatto che la cucina romana è per antonomasia una cucina povera (basti pensare alle puntarelle, all'amatriciana e alla carbonara, tutti piatti squisiti, ma dagli ingredienti semplici ed economici), ci ha fortemente impressionato, tanto da imporci di seguire il nostro istinto e di girare per trovare un posto veramente autentico e dai prezzi non esorbitanti.
Piccola precisazione: a Trastevere c'è anche un famoso mercato del pesce, quindi è facile che i ristoranti propongano anche pesce...quindi non temete "sòle", ma tenete sempre gli occhi aperti sui prezzi.
Ma bando alle divagazioni e veniamo al posto che abbiamo scelto per il nostro pranzo romano: dopo un po' di giri (ma passeggiare a Trastevere è sempre un bel modo di trascorrere il tempo e soprattutto di bruciare calorie, proprio in vista delle abbuffate romanesche), il nostro occhio è caduto sul ristorante "La Torre", situato in via Natale del Grande, proprio a due passi da Viale Trastevere.
L'esterno è proprio indicativo della tipica osteria romana (anche se, per completezza di informazione "La Torre" è anche -dicono- un'ottima pizzeria): pochi fronzoli, tavolini all'aperto per gli irriducibili dell'en plein air e soprattutto un grande menu affisso tipo cartellone all'ingresso del ristorante. Già questo ci è piaciuto, sembrandoci un sintomo di grande onestà: della serie, questo abbiamo e questi sono i prezzi, se volete accomodarvi siete i benvenuti.
E proprio il menu, che recava tutti i piatti tipici della cucina romana ad un prezzo abbastanza accessibile, ci ha indotti a decidere di consumare il nostro pasto proprio lì, a due passi da Piazza San Cosimato (ma rigorosamente all'interno, visto il clima!).
L'interno ha una sala molto ampia (che però a pranzo viene sfruttata solo in parte, evidentemente per preservarla per la sera, quando la zona di Trastevere è decisamente più animata) ed una zona soppalcata: noi abbiamo pranzato lì, un po' strettini, ma accolti da un ambiente molto caloroso, senza alcuna esasperazione a scopo turistico della romanità (un cameriere era romanissimo, ma non piacione, mentre l'altra persona che ci ha serviti al tavolo era straniero).
Abbiamo ordinato 4 supplì di riso (1 euro l'uno), 4 fiori di zucca fritti (1,50 euro l'uno), una pasta alla carbonara (5 euro) e una coda alla vaccinara (7,50 euro), una bottiglia d'acqua (1,50), due caffè (1 euro l'uno): per un costo complessivo, coperto incluso, di 29 euro. Davvero onesto, non c'è che dire: se poi si aggiunge che tutto era ottimo e veramente casereccio (se proprio vogliamo essere precisini, giusto il sugo della coda era un po' salato), non possiamo che consigliarvi questo posto, in cui contiamo certamente di ritornare nel corso del nostro prossimo soggiorno romano.
Per chi ne avesse bisogno, ecco i dettagli: Ristorante-Pizzeria La Torre, via Natale del Grande, n. 10/11, tel. 065812048. Il locale è chiuso il lunedì e, naturalmente, non ha un sito internet (altrimenti che posto casereccio sarebbe?). Consigliamo la prenotazione di sera, mentre a pranzo non sembra ce ne sia bisogno.
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